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Juve, difesa bunker e attacco standard: le statistiche aggiornate alla sosta

TURIN, ITALY - OCTOBER 06: Thiago Motta Head coach of Juventus looks on prior to kick off in during the Serie A match between Juventus FC and Cagliari Calcio at Allianz Stadium on October 06, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Jonathan Moscrop/Getty Images)

Cinque vittorie, tre in campionato e due in Champions League. Quattro pareggi in campionato. Nessuna sconfitta. La Juve è un passo dal compiere un salto di qualità ma, per poterlo festeggiare, deve migliorare in termini di fatturato realizzativo. Le reti messe a segno finora sono 16: 10 in campionato e 6 in Champions. Quelle subite 4: una in campionato, su rigore contro il Cagliari, e 3 in Champions. Insomma, la difesa rappresenta una base solida, mentre l’attacco può e deve far meglio. La naturale conseguenza sarebbe un’impennata del numero di vittorie.

Statistiche attacco, Juve a metà classifica

Statistiche alla mano, in Serie A la Juventus è prima solo per il minor numero di parate da parte dei propri portieri: solo 10 in totale in 7 giornate. Nelle statistiche offensive, invece, i bianconeri sono a metà classifica. Nei gol fatti guidano Inter e Atalanta a quota 16 e la Juventus è ottava con 10. Nei tiri totali fatti meglio di tutto la Roma con 117 e la Juventus è dodicesima a quota 86. Finanche nei calci d’angolo a favore (prima la Lazio con 49), la Juventus è appena nona in classifica con 33 corner battuti.

Statistiche difesa, Juve a tenuta stagna

I dati dimostrano, di pari passo,  una grandissima cura alla fase difensiva: non un dettaglio essere la miglior difesa in Serie A. Un punto fermo sul quale far evolvere il gruppo concentrandosi su movimenti e sincronismi per trovare più verve efficacia negli ultimi 25 metri. La chiave potrebbe essere “ispirarsi” all’atteggiamento mostrato in Champions League dove la Juventus ha giocato con più coraggio e in modo più offensivo rispetto al campionato.

Non per caso ha segnato di più (6 gol in 2 partite, media di 3 a partita) rispetto al campionato (10 gol in 7 partite, media di 1,4 a partita) pur subendo di più (in Champions al passivo 3 gol in 2 gare, media di 1,5; in campionato 1 in 7, media di 0,14). A Lipsia, gli uomini di Motta hanno dimostrato che quando saltano gli schemi e sono chiamati a giocare più in verticale, paradossalmente, cominciano a far più male agli avversari. Un possibile spunto dal quale ripartire dopo la sosta per trovare il giusto compromesso tra pericolosità ed equilibrio. All’Allianz Stadium il prossimo 19 ottobre è attesa la Lazio.

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