ll Milan è tornato al punto di partenza: il ko con la Fiorentina ha riportato i rossoneri quasi al punto di partenza, dopo 4 vittorie di fila senza subire gol, tra campionato e Champions League, sono incappati in una serata storta, in affanno contro una Fiorentina in salute, che per mezz’ora nel primo tempo ha messo in apprensione Maignan e compagni, affondando il colpo in apertura di ripresa quando Tomori ha steso in area Ikone, consentendo a Gonzalez di trasformare il rigore del vantaggio viola.
Senza Leao e Brahim Diaz, Pioli si è affidato a De Ketelaere, che ha sprecato un’altra occasione per scrollarsi di dosso l’etichetta di acquisto flop. Male pure Rebic, che ha sprecato tanto, mentre Tonali e Bennacer hanno perso i duelli a metà campo contro un Amrabat irrefrenabile. Quando nel finale Jovic ha raddoppiato, per il Milan sono calati i titoli di coda. Inutile, se non per le statistiche, la prodezza di Theo Hernandez.
Chiusa la parentesi scudetto, non riuscendo a rosicchiare alcun punto al Napoli fermato venerdì dalla Lazio, al Milan non rimane altro che concentrarsi sulla Champions League, e sul discorso qualificazione ai quarti di finale piuttosto in bilico. L’1-0 dell’andata, firmato Brahim Diaz, non è un vantaggio che fa dormire sonni tranquilli ai rossoneri, chiamati a tenere a bada il collettivo di Antonio Conte, che proverà ad annullare il passivo già nelle battute iniziali.
Pioli ritroverà Leao, Diaz e pure Krunic e non è da escludere che possa cambiare qualcosa in difesa, con Kjaer pronto a prendere il posto di Kalulu. Conferme in vista per Messias e per Giroud, con buona pace per Origi e Ibrahimovic, ormai piuttosto a suo agio nella veste di collaboratore tecnico di Pioli.