
Veron e Di Vaio hanno difeso un loro record personale: restano gli unici giocatori ad aver segnato per tre volte consecutive in casa nelle prime tre partite giocate davanti ai tifosi della Lazio nell’era dei tre punti. Dia non è riuscito a eguagliarli domenica scorsa contro l’Empoli, ma ha potuto festeggiare il successo in rimonta (2-1, gol di Sebastiano Esposito, Zaccagni e Pedro) insieme ai suoi compagni di squadra.
Dia, partenza sprint in campionato: operazione rilancio
L’ex attaccante della Salernitana sta vivendo la stagione del suo rilancio dopo un anno da separato in casa alla Salernitana: da eroe al Maradona nel derby, che con un sinistro a giro strepitoso aveva costretto gli azzurri a festeggiare il terzo scudetto a Udine, agli attriti con il club granata, prima della della surreale doppietta tra i fischi in Coppa Italia contro lo Spezia e alla cessione. Il preludio a una ripartenza sprint. Dia ha segnato all’Olimpico contro il Milan e il Verona, ha timbrato il cartellino allo stadio Olimpico Grande Torino contro il Torino, poi non è riuscito ad andare a bersaglio contro gli uomini di D’Aversa. Ma poco conta.
Lazio, conto alla rovescia per i 4mila gol in Serie A
Sei partite e tre gol in Serie A, due partite e due gol in Europa League. Dia si è calato alla grande nella realtà biancoceleste. Un rifinitore formidabile nell’attacco della Lazio che, alla sesta giornata, era terzo con 12 gol messi a segno: media perfetta di due a partita. Si avvicina il traguardo delle 4.000 reti all time in Serie A: contando anche il campionato 1945/46 la quota attuale è 3.927. Terzini, mediani, ali e attaccanti contribuiscono a una vera e propria cooperativa del gol.
Lazio, i numeri dell’attacco
Prima della sfida coi toscani i numeri della Lazio erano già molto importanti: miglior squadra per precisione al tiro in Serie A (54%) e la miglior squadra per cross su azione (113) e per calci d’angolo battuti (44). E ancora: la squadra ad aver completato più dribbling (53). Dia è l’emblema del salto di qualità della Lazio. La sua versatilità è la fondamentale come quella dei compagni di squadra: in attacco, sulla trequarti, dà profondità alla manovra e contribuisce a rimpinguare lo score di una squadra a trazione anteriore. Il record di Di Vaio e Veron è sfumato, ma poco conta: Dia è pronto ad aggiornare il suo score e quello della Lazio in un’annata che si preannuncia ricca di soddisfazioni.