Il viaggio verso Euro2024 dell’Italia non procede spedito, anzi. Emergono dubbi dopo lo scialbo 0-0 interno contro la Turchia, che ha messo in evidenza una squadra ancora imballata sul piano tecnico-tattico e appesantita dai carichi di lavoro.
Reti bianche a Bologna, con ritmi bassi e poche occasioni per sbloccare il risultato. Deludono in tanti, a partire da Retegui, titolare ieri.
È pur vero che Spalletti a rimescolato le carte mandando in campo un’Italia sperimentale, ma comunque competitiva. In avanti, dietro Retegui, hanno agito Orsolini, Pellegrini e Chiesa, che però non hanno inciso più di tanto. L’attaccante del Genoa, nel primo tempo, mancherà il bersaglio da pochi passi su azione d’angolo, poi non arriverà, più tardi, all’appuntamento col pallone ciccando il colpo di testa.
Ci provano pure Pellegrini su punizione e Chiesa col sinistro, ma la mira è imprecisa. La vera palla-gol capita a Cristante, che di testa timbra il palo, in quella che sarà la più nitida occasione da rete della partita.
Nella ripresa l’Italia si presenta in campo con Cambiaso e Zaccagni, che non trova la porta su invito dell’esterno bianconero. Retegui non è fortunato e si fa parare il tiro sporco da Bayindir. Bene anche Vicario su Yildiz. Col passare dei minuti la stanchezza si da sentire, esordisce Calafiori davanti al suo pubblico e nel finale Raspadori viene fermato da Bayindir, che gli nega il gol.
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