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Arsenal fuori dalla Champions: il tabù delle rimonte e il record di Lewis-Skelly

PARIS, FRANCE - MAY 07: Desire Doue of Paris Saint-Germain takes a shot whilst under pressure from Myles Lewis-Skelly and William Saliba of Arsenal during the UEFA Champions League 2024/25 Semi Final Second Leg match between Paris Saint-Germain and Arsenal FC at Parc des Princes on May 07, 2025 in Paris, France. (Photo by Richard Heathcote/Getty Images)

L’Arsenal saluta la Champions League ai piedi della finale, confermando una statistica che ormai è diventata un vero incubo europeo. I Gunners, infatti, non sono mai riusciti a ribaltare una sconfitta casalinga all’andata in una sfida a eliminazione diretta nelle competizioni UEFA: quella contro il PSG rappresenta il sesto tentativo fallito. Un limite storico che continua a pesare sulle ambizioni europee del club londinese, ancora a secco di finali di Champions dal 2006.

Lewis-Skelly da record: solo Bellingham meglio di lui

Se l’eliminazione brucia, l’Arsenal può comunque guardare con fiducia al futuro grazie ai suoi giovani talenti. Tra questi spicca Myles Lewis-Skelly, che contro il PSG ha toccato quota dieci presenze in Champions League a soli 18 anni e 223 giorni. Il centrocampista diventa così il secondo inglese più giovane a raggiungere questo traguardo nella storia del torneo, dietro soltanto a Jude Bellingham, che ci riuscì a 17 anni e 289 giorni.

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