Stavolta le seconde linee hanno tradito Simone Inzaghi, costretto a un sorteggio di fuoco per gli ottavi di Champions League. Il mancato aggancio al primo posto, tenuto stretto dalla Real Sociedad nello scontro diretto di ieri, terminato 0-0, presenterà il conto all’Inter molto presto e sottoforma di avversario da prima fascia.
Una beffa per i nerazzurri, considerato che, in caso di primo posto nel girone, avrebbero potuto beneficiare di un sorteggio molto soft, a giudicare dalle potenziali rivali agli ottavi. Invece ci sarà da sudare per passare ai quarti, lo sa bene Inzaghi, che prima di ricalarsi nel cammino europeo vorrà avvicinare lo scudetto della seconda stella, piazzando un importante solco con la Juventus, tra gennaio e febbraio.
L’allenatore, però, è finito sul banco degli imputati per le scelte fatte in sede di formazione titolare. Non hanno brillato né Cuadrado, né Arnautovic, carenti sul piano atletico. Risposte deludenti le hanno date pure Carlos Augusto e Sanchez, mentre Frattesi ha faticato a metà campo.
Far rifiatare i titolari non ha portato al risultato sperato e rimane il rammarico per non aver saputo dominare un girone tutto sommato abbordabile, anche a causa del flop del Benfica, l’avversario più temuto a inizio competizione. Alla fine, tra le contendenti, l’ha spuntata a sorpresa la Real Sociedad, che s’è preso il primo posto in classifica sfruttando anche la serata storta dell’Inter.
I nerazzurri hanno sofferto l’intensità degli avversari, partiti subito forte, con un vertiginoso palleggio a metà campo che ha mandato in tilt il centrocampo di Inzaghi. Mkhitaryan si è fatto murare una conclusione a botta sicura, sulla linea di porta. Le sostituzioni del tecnico piacentino, che si è affidato a Barella e Lautaro, non hanno spostato gli equilibri. L’argentino ha calciato alto da buona posizione, mentre Sommer si è dovuto superare sulla conclusione di Oyarzabal, per uno scialbo 0-0.