
Mai nessuno come lui: Tadej Pogacar continua a scrivere indimenticabili pagine di ciclismo, vincendo pure il Giro di Lombardia, per la quarta volta in carriera. Numeri impressionanti per l’atleta sloveno, che raggiunge Fausto Coppi come primatista di vittorie della classica lombarda.
Prima di lui e prima dell’affermazione, l’ennesima stagionale, in Lombardia nessuno era riuscito a vincere, in un solo anno, Giro d’Italia, Tour de France, Mondiale e due classiche: la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro della Lombardia.
Un’affermazione straordinaria di Pogacar, che ha attaccato quando mancavano 48 chilometri al traguardo. Evenepoel ha provato a tenergli testa, lanciandosi all’inseguimento dello sloveno, che imperterrito ha continuato a spingere allungando il vantaggio oltre il minuto iniziale, fino a tre minuti e mezzo al traguardo. Sorride anche l’Italia con il terzo posto di Giulio Ciccone, arrivato con quattro minuti e mezzo da Pogacar.
Nonostante l’impresa fatta, Pogacar rimane umile e impassibile: “Sono nella storia? Ne riparliamo a fine carriera”, ha detto qualche minuto dopo il suo arrivo. “Sono felicissimo di aver vinto una corsa dura. Io e la mia squadra avevamo previsto l’andamento di questa corsa e di attaccare sulla Colma di Sormano. Con un certo vantaggio in cima avrei potuto gestire il vantaggio sugli inseguitori. Negli ultimi 10 chilometri mi sono goduto l’incitamento del pubblico e pensavo alla fine della stagione”, ha dichiarato lo sloveno.