
Francesco Camarda, il più giovane debuttante della storia della Serie A (a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni), rischia di diventare un caso, per il Milan e per tutto il sistema calcio italiano.
Troppo giovane per la prima squadra, mandato a farsi le ossa al Milan Futuro in Lega Pro, finora l’attaccante ha trovato poco spazio nella squadra riserve (4 presenze in 9 giornate e una rete all’attivo), rimbalzato tra Primavera, prima squadra e squadra B rischia di non giocare o giocare pochissimo.
Nel luglio del 2024 ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Milan (triennale) ed è stato aggregato al Milan Futuro. Il 17 agosto scorso ha segnato i primi due gol da professionista, in Coppa Italia di Lega Pro contro il Novara, mentre su rigore ha siglato il primo gol in campionato contro il Carpi, alla seconda giornata. Poi più nulla.
Intanto Camarda si è consolato con la rete segnata al Galles con la nazionale Under 19, ma il suo scarso utilizzo è stato evidenziato dal presidente federale Gravina, che non ha lesinato una bacchettata al Milan: “I talenti li abbiamo, ma spesso non vengono utilizzati dai club. Penso a Camarda del Milan, ha bisogno di opportunità, all’estero le danno”.